GoOutside: quando vacanza significa riavvicinarsi all’ambiente

L’8 luglio partiremo da Roma per raggiungere Capo Nord in Norvegia, per poi tornare a Venezia il 16 luglio. 10 000 km in 9 giorni a bordo di un’auto elettrica, la Tesla Model S. Abbiamo chiamato questa missione Tesla’s Future, impegnandoci a portare a portare a termine una sfida che è prima di tutto culturale: dimostrare che la mobilità elettrica è una realtà concreta ed una scelta essenziale per costruire un futuro ecosostenibile per le generazioni a venire. Porteremo questo futuro sotto gli occhi di tutti, insieme, grazie anche all’aiuto delle realtà che hanno deciso di supportare la nostra causa e i cui principi, umani e aziendali, rispecchiano i nostri valori. In questa intervista vi presentiamo GoOutside, partner della missione.

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Di cosa si occupa la sua attività?

GoOutside è il nuovo brand dedicato alle vacanze all’aria aperta dallo stile innovativo e inusuale. L’obiettivo è di offrire al cliente un soggiorno su misura, caratterizzato da:

– Esperienze autentiche legate al territorio

– Ritmi più lenti e rilassati

– Percorsi lontani dai classici itinerari “di massa”

– Alloggi open air, ma confortevoli e moderni

GoOutside offre la possibilità di sperimentare una nuova vacanza, di soggiornare in tende innovative o negli evocativi caravan Airstream, di visitare territori meno conosciuti o destinazioni famose da un punto di vista non convenzionale, di sperimentare il contatto con la natura in Trentino e a pochi passi dalle Dolomiti, sul lago di Garda, sulla costa Adriatica, nella campagna Toscana e a pochi passi da Roma.

Teslasfuture è prima di tutto una sfida culturale: dimostrare che la mobilità elettrica è un presente già concreto che richiede il nostro supporto se vogliamo un futuro sostenibile per il nostro pianeta e i nostri figli. Cosa vi ha spinti a salire a bordo di questa missione?

Sosteniamo la sfida di Teslasfuture perché è coerente con il messaggio veicolato da GoOutside. Con GoOutside la vacanza diventa un’occasione ideale per avvicinarsi all’ambiente e diventare viaggiatori più consapevoli. Promuoviamo l’uso di mezzi ecologici come la bici, la canoa, la vela… valorizziamo il territorio, concentrando l’interesse verso le peculiarità di ogni luogo; grazie ai nostri alloggi di design, che non alterano l’ambiente e il paesaggio, sosteniamo uno stile di vita all’aria aperta anche tra quelle persone che ritenevano il campeggio una soluzione scomoda e complicata. Solo sperimentando si può diventare sostenitori di un progetto, e noi di GoOutside vogliamo realizzare esperienze autentiche per tutti, con lo scopo di sensibilizzare il viaggiatore verso un nuovo stile di vita sano e vicino all’ambiente.

Nelle vostre attività che ruolo ricopre l’ecosostenibilità e che piani futuri avete per supportare questo aspetto?

Rispettare e valorizzare il contesto naturale e ambientale sono elementi fondamentali in un’attività come quella del turismo all’aria aperta. GoOutside cercherà di promuovere destinazioni, strutture ricettive e forme di soggiorno che siano in sintonia con questi valori, che offrano servizi eco-sostenibili e che non contribuiscano a omologare in standard preconfezionati la magnifica varietà del territorio italiano.

 

Tecnologia e ambiente. Che messaggio lancereste per sostenere questo vitale connubio?

La tecnologia riscopre il suo senso nel momento in cui si mette a servizio della salvaguardia ambientale: non ci sarà progresso se questi elementi viaggiano su binari diversi. Come promotore di viaggi, GoOutside appoggia la ricerca tecnologica che permette di muoversi, esplorare, soggiornare in diversi luoghi senza deturpare l’oggetto stesso della nostra attività: la natura e il territorio. Abbiamo tutti i mezzi per realizzare questo connubio e rendere il mondo un luogo da vivere e conoscere, senza creare effetti nocivi per l’ambiente e per noi stessi. Ora dobbiamo rendere questi mezzi alla portata di tutti.

Grazie a GoOutside e Maurizio Vianello per la disponibilità e soprattutto grazie per supportare la nostra missione!

Una missione che ha però anche un altro obiettivo, quello di aiutare nel concreto il presente, qui e ora. Grazie al nostro viaggio vogliamo supportare il lavoro dei volontari di Open BioMedical Initiative, organizzazione non profit impegnata a sviluppare con le nuove tecnologie aiuti per la salute e il benessere accessibili a tutti, dovunque nel mondo. Per farlo abbiamo aperto una campagna di raccolta fondi su Eppela all’indirizzo https://www.eppela.com/it/projects/9331-wehelpecochallenge-un-gesto-a-sostegno-del-mondo. Ciò che chiediamo è un piccolo aiuto, una semplice donazione per dare un grande aiuto al prossimo attraverso la community di Open BioMedical Initiative. I soldi raccolti verranno usati per costruire la più grande rete umanitaria di stampanti 3D al mondo, finalizzata a realizzare i progetti dell’iniziativa, al momento 3: due mani artificiali (WIL e FABLE) e un’incubatrice (BOB) per bambini prematuri.

Mancano pochi giorni alla sfida. Noi siamo pronti, e voi?

 

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